In occasione della Giornata del Contemporaneo organizzata dall’Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI), il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di presentare per la prima volta la nuova creazione dell’eclettico scultore Silla Ferradini: Lama d’autore per castrazione chimica.
Quest’istallazione vuole affrontare ancora una volta il tema della violenza sessuale dal momento che di questo si discute solo brevemente dopo l’ennesimo episodio di stupro.
Come se il crimine di per sé non fosse sufficiente, alcuni politici, che secondo l’artista si potrebbero definire “buontemponi” (o “vincens” nel dialetto milanese del passato), hanno più volte ventilato l’idea di “curare” i responsabili con un rimedio farmacologico definito “castrazione chimica”.
Da qui, la scelta di Ferradini di prendere una posizione forte, irriverente e ironica attraverso l’arte: presenterà in modo sarcastico e provocatorio questo strumento “tagliapalle”. Ironicamente, l’artista intende per “chimica” la composizione della lama, anche sottotitolo dell’opera:
composizione chimica della lama
Acciaio inox 304 – C Cr Ni Mn P S Mo
L’opera sarà in Fondazione a partire dalla mattinata del 6 fino al 13 ottobre.
Alle ore 18,00 di sabato 6 ottobre Ferrradini presenterà ufficialmente la sua creazione.
Silla Ferradini nasce a Milano nel 1935 e inizialmente studia da privatista pianoforte e composizione, sostenendo gli esami presso il Conservatorio Giuseppe Verdi. A partire dal 1957, si dedica a poesia e letteratura, abbozzando anche due romanzi: “La scoperta del fuoco e della ruota”, e “L’incontro con Dio”. Di recente ha pubblicato un libro sul ’68 milanese, dal titolo “I fiori chiari” per la Otma Edizioni.
L’interesse per la scultura nasce negli anni ’60, e Ferradini si rende conto che è il linguaggio che più di ogni altro gli consente di esprimersi interamente: vi si dedica professionalmente a partire dal 1966.
L’artista ha esposto in molte mostre collettive e personali in Italia e all’estero; ha collaborato a scenografie teatrali e cinematografiche e ha vinto due concorsi nazionali per opere pubbliche.
Inoltre, ha ricevuto dall’Accademia di Belle Arti di Carrara l’abilitazione all’insegnamento della tecnica del marmo nel 1993.
Una delle sue produzioni più recenti (2005) Ricciolo di Donna…ti mangerei di baci…, presentata nello spazio antistante alla Triennale di Milano nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’ associazione culturale Arte da Mangiare, ha suscitato molto clamore sia nel mondo artistico che mediatico, ed è stata acquistata dal collezionista e storico dell’arte Arturo Schwarz. Su quest’opera, Ferradini ha scritto un romanzo dal titolo “Ricciolo di donna”.