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IL LINGUAGGIO DELLA NATURA. BLADELIGHT CONCERT

02 Nov 2023 - 14 Nov 2023

Il linguaggio della natura. Bladelight Concert
dal 2 al 14 novembre  2023
opening martedì 7 novembre 2023 alle ore 18:00 solo su invito
Fondazione Luciana Matalon

La Fondazione Luciana Matalon è lieta di ospitare dal 2 al 14 novembre 2023 la mostra personale di Gioni David Parra, “Il linguaggio della natura – Bladelight Concert”.

La mostra ripropone il percorso d’arte urbana “Bladelight Concert” presentato per la prima volta al pubblico nel giugno del 2023 a Porto Rotondo presso il Marina e lo Yacht Club. I luoghi selezionati per questa importante mostra, sono noti per i loro fondatori: il Conte Luigi Donà dalle Rose a Porto Rotondo e l’artista Luciana Matalon, un nome di spicco nell’arte contemporanea internazionale degli anni 70.

L’arte diventa linguaggio universale, fruibile da un pubblico ampio e colto, ed esprime valori oggi sempre più importanti per la tutela del mare e dell’ambiente. La serie “Bladelight Concert” realizzata da Gioni David Parra, in esclusiva per Porto Rotondo e Milano, sono lame di luce scolpite nel marmo adagiate su lastre in ferro dipinte con il verde mare, l’azzurro cielo e l’oro del sole, ancorate su una base di travertino o marmo bianco di Carrara, trovando la loro collocazione naturale nel territorio dei dolmen e dei menhir. La sfida più interessante per l’artista, che vive a Viareggio e lavora a Pietrasanta, a pochi chilometri dalle cave del Polvaccio dove Michelangelo Buonarroti estraeva i suoi marmi, è quella di prendere un elemento millenario come la pietra e di rinnovarla per portarla alla contemporaneità.

Come ci insegna Carlo Levi, afferma Gioni David Parra: «Il futuro ha un cuore antico». La pietra e la scultura sono protagoniste della fondazione di Porto Rotondo, dalle opere di Andrea Cascella a quelle di Mario Ceroli, solo per citare alcuni lavori di nomi illustri che hanno contribuito alla distinzione del Borgo; le sculture di Parra si inseriscono perfettamente nel DNA del luogo. Con l’installazione d’arte urbana del Marina di Porto Rotondo, la scultura di Gioni David Parra guarda a elementi sorgivi e si traduce, attraverso l’opera dell’artista, in un elemento architettonico e paesaggistico determinante. L’artista cerca di portare la pietra verso la leggerezza, di renderla più eterea e spirituale. Parra viene considerato uno scultore concettuale che usa la manualità con una tensione verso la luce. «Le mie lame sono elementi lineari, spade spirituali come quelle che ritroviamo nel dipinto di San Paolo del Masaccio, nel Museo San Matteo a Pisa (dove nasco), dove il Santo ha in mano una spada e nell’altra un libro sacro. Sono elementi ascendenti e discendenti con mirati interventi in foglia oro, che richiamano i fondi oro toscani del ’300 e ’400». L’arte secondo Parra è un contenitore di memorie, perché solo attraverso la memoria possiamo lanciarci in un rinnovamento. Le lame si rivolgono verso l’alto, come si immergono in profondità: è una metafora della nostra vita, perché anche noi siamo salite e discese.

Così le sue “Bladelight” si fanno corpo evocando antiche stele. Siamo di fronte a una scultura vissuta come un corpo a corpo nella complessità di un sistema nervoso che tende i propri archi tra cielo e mare. 

L’evento è promosso e organizzato da Circle Dynamic Luxury Magazine in collaborazione con Cris Contini Contemporary.

 

Biografia
GIONI DAVID PARRA (San Giuliano Terme, Pisa – 1962) Pittore e scultore. Vive a Viareggio e lavora a Pietrasanta. Gioni David Parra focalizza la sua attenzione sulla materia e sulla luce, analizzate in anni di studio. Troviamo in lui un vero e proprio amore per il lavoro e per l’atto preparatorio, confluito nelle sue tecniche miste e raccolte nella serie Projects. La sua instancabile ricerca, disegna dall’ignoto possibili nuovi equilibri esistenziali e spirituali, nonostante la sua scultura potente e decisa.

Già definito come il “Guerriero della materia” (Ilaria Bignotti), proprio in riferimento alle sue Bladelight, lame di luce. Sceglie di lavorare la parte più leggera dei suoi marmi (il marmo bianco è il suo materiale d’adozione lavorato a Pietrasanta all’ombra delle Apuane) e graniti che arrivano da tutto il mondo, ovvero la lastra. Nascono così spade acuminate che Parra riprende dalla tradizione classica, in particolare dal San Paolo del toscano Masaccio. Questa spada essendo in mano a un uomo di fede, perde il suo carattere offensivo e diviene arma di pensiero e credo per l’artista.

Così, le Bladelight si fanno corpo, diventando scultura unica oppure si destrutturano e si liberano, divenendo un teatro dove le lame si muovono creando coreografie sempre diverse, sia su pittura Matter Conceptual che su tessuto StoneTextures. È presente l’intero come lo spezzato, ed è proprio su quest’ultimo che va a posarsi la foglia d’oro. Dove apparentemente c’è una rottura o una fragilità è proprio quando la sua poetica si rafforza, ritrovando la sua unità. Si coglie una forte spinta esistenzialista che va a ricollegarsi con le esperienze umane, dove talvolta dietro i fallimenti e i traumi si cela la crescita personale e la futura realizzazione del sé. Parra toglie quindi la pietra dal piedistallo, scardinando la tradizione e arrivando a sottrarre corpo e peso alla materia per donare spiritualità e leggerezza ai suoi lavori.
L’uso della foglia d’oro, deriva dallo studio dei fondi oro toscani del ‘300/’400. Egli ne elimina la classica decoratività e ne fa materia stessa, topica nei momenti cruciali della sua scultura. Ottenendo un vero e proprio ribaltamento valoriale.

La sacralità insita nelle sue opere è ben evidente nei MatterSpirit, Materia dello spirito, dove il concetto dell’intero e dello spezzato viene disposto a scacchiera come un percorso di vita, interrotto da un elemento spaccato, che lenito dalla foglia d’oro, si perpetua poi nel suo avanzamento con la ritrovata interezza. La frattura non è mai definitiva, mai, viene posta alla fine del percorso, è un’esperienza che riesce a maturare la sua identità. Per chiudere i Nocube, piccoli e irregolari blocchi, dove sono presenti dei tagli, delle incisioni o delle spaccature che richiedono tutti i passaggi analitici della prassi del fare scultura. Infatti sovente si incontra la materia grezza, per poi passare alle levigazioni e per finire con la lucidatura più specchiante. Anche nelle fratture e nelle incisioni dei Nocube troviamo spesso la foglia d’oro.

La scultura di Parra rappresenta così un costante corpo a corpo, energico e viscerale, dove l’intelligenza delle sue mani porta conforto ai punti deboli della materia, generando una nuova dimensione ricca di vita.

Lisa Parra

 

PATRONAGE
Regione Lombardia
Fondazione Porto Rotondo
Comune Arzachena

Consorzio Porto Rotondo

Assomarinas
Istituto Idrografico della Marina
Confindustria Centro e Nord Sardegna
Confindustria Lombardia Giovani Industriali
Molinas Group

Yacht Club Porto Rotondo

Aeroporto Olbia e Aeroporto Privato Olbia

PRODUCTION
Circle Dynamic Luxury Magazine/Emmesei

COOPERATION WITH
Cris Contini Contemporary

MAIN SPONSOR
Amer Yachts

SPONSOR
Olbia Boat Service

TECHNICAL PARTNER
La Scolca Winery

Hotel Villa Del Golfo

Caviar Ars Italica

Champagne Maison Burtin

Bisu Luxury Dinner

Lloyds Insurance – Ciaccio Brokers
Fondazione Luciana Matalon

 

INFO
Margherita Celia Bertolotti
[email protected]

Cris Contini Contemporary
[email protected]
www.criscontinicontemporary.com

Barbieri & Ridet

[email protected]
Emanuela Barbieri
+39 02 58328232 – +39 335 5974833
Dropbox 

 

Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
02.878781
[email protected]
www.fondazionematalon.org 

orari di apertura 
dal martedì al sabato
10:00 – 13:00
14:00 – 19:00

ingresso libero

  • Date: 02 Nov 2023 - 14 Nov 2023