La selezione di 8 artisti contemporanei da Belgio, Malta, Italia, Giappone, Corea rappresenta esperienze artistiche generazionali diverse che collimano però tutte in un forte colorismo, astrattismo e propensione al naturalismo/spazialismo. Una visione del mondo proposta attraverso una lente interculturale arricchita da sensibilità eterogenee l’una interconnessa all’altra per ordine di ispirazione e stimolo che protendendono a una proiezione internazionale comune.
Luciana Matalon è poi l’unica artista donna perfetta per una sintesi espressiva e tematica del concept espositivo proposto: pittrice, poetessa, scultrice, filosofa e idealista. Scomparsa di recente, non solo esplora confini creativi di respiro escatologico, ideale, naturalistico e universale, ma lo fa adottando scelte espressive che ritornano altresì nella pittura e scultura degli altri artisti esposti.
Il fascino per l’Oriente ha condotto Luciana Matalon in Giappone nel 2013 per una sua personale a Tokyo. Da questo viaggio nasce una produzione di opere che omaggiano una prospettiva estetica di grande raffinatezza quale quella giapponese. Ciò fa sì che Luciana Matalon assuma un ruolo di ambassador artistico sul tema.
La Fondazione omonima da lei creata nel 2000 ha, tra gli altri, il compito di sostenere con forza un dialogo fra Occidente e Oriente attraverso le arti, così come ben testimoniato dalle numerose attività di livello ospitate negli ultimi anni.
Il tema generazionale, ma anche di osservazione interculturale fra Occidente e Oriente, caratterizza poi pienamente anche l’esposizione di Nello e Gianmarco Taietti; padre e figlio che nel proprio progetto fotografico evidenziano un’attenzione a soggetti e temi, così come per le tecniche perseguite, che partono da due sponde opposte e lontane per poi trovare nell’Umanità un punto di approdo comune e avvincente, di reciproca indagine e, anche qui, di stimolo.
Il progetto EuAsia Creative Mood through generations of Art rientra nella selezione speciale dell’iniziativa espositiva targata Affordable Art Fair, coinvolgendo difatti gli artisti nella mission a sostegno dell’industria creativa. Asian Studies Group devolve la propria percentuale di venduto a sostegno del fondo associativo denominato #PiattaformaCAI Fondo per la Creatività Arte e Innovazione inaugurato dall’organizzazione nel 2016 e attivo a finanziare occasioni di produzione e promozione di molteplici attività artistiche fra Europa e Asia anche con il coinvolgimento di enti governativi ed europei.