La Fondazione Luciana Matalon ospita dal 10 gennaio al 2 febbraio 2019 la mostra “Il mio Giappone” di Alberto Moro, un’occasione per addentrarsi all’interno del Giappone scoprendone le tradizioni e la sua affascinante cultura.
Il percorso espositivo comprende quarantotto fotografie che raccontano, tramite lo sguardo e l’esperienza del fotografo, il Giappone contemporaneo, tra modernità e tradizione, attraverso tre sezioni: Kyoto, Tokyo e il chadō, la Via del tè. Un racconto poetico per immagini, che mostra la capacità di saper cogliere l’attimo e fermare il tempo, come sottolinea la giornalista Stefania Viti.
L’incontro di Moro con la cultura giapponese nasce da una ricerca estetica che, dal decadentismo, lo ha portato ad approfondire gli aspetti più profondi del concetto di bellezza. Secondo il fotografo infatti è proprio nella ricerca della bellezza che si annida il senso della vita. Altro aspetto altrettanto interessante delle sue immagini è, come riporta il maestro Shuhei Matsuyama “quella cura per i particolari e quella serenità proprie di chi pratica la Via del tè, ma con una naturalezza e una sincerità non comuni”.
In sintesi, con queste parole Alberto Moro descrive il suo ultimo lavoro: “Un viaggio privato all’interno di una cultura che amo, quella giapponese, un racconto personale che narra di me, del mio mondo e del mio modo di vedere e concepire la vita, non un reportage”.
CATALOGO DELLA MOSTRA “Il mio Giappone” acquistabile presso la mostra fotografica oppure ordinandolo a [email protected]. Raccoglie oltre settanta fotografie, quarantotto delle quali presenti in mostra, accompagnate dai testi di Stefania Viti, giornalista e nipponista, e di Shuhei Matsuyama, artista e maestro di karate.
Alberto Moro è Presidente dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, di cui è stato socio fondatore nel 2007. I suoi primi interessi sono la fotografia e la cerimonia del tè. Fine conoscitore della cultura giapponese in tutti i suoi aspetti, è membro della scuola Urasenke di Milano dal 1993. Pratica e insegna il chadō, diventato per lui un autentico stile di vita. Ha già realizzato mostre fotografiche in Italia e in Giappone, tra le quali “Osaka vista da un milanese”, “Gente di Tokyo”, “Lo stile Milano” e “Kyoto Monogatari”.