La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare dal 13 al 29 maggio la mostra personale dell’artista Neven Zoricic, “Liburnus”.
Opere pittoriche, disegni e sculture a testimoniare l’eclettica e “polimorfica” produzione dell’artista di origini croate (liburnus vuole dire appunto croato, in Latino), un lavoro instancabile ed appassionato che unisce continua ricerca –anche storica- creatività e rigore stilistico.
Nella mostra si incontra un corpus rilevante di ritratti obiettivamente realistici, ma allo stesso tempo di un realismo magico, come certa letteratura latinoamericana. Poi ci sono i paesaggi, gli scorci urbani, gli angoli dello studio dove l’artista lavora, in cui Imprescindibile e mai scontato è l’uso della luce, che, secondo le parole di Bellunato, è “fatta di bagliori improvvisi, contorti, involuti, non si capisce se stiano vincendo sulle nubi o se le nubi stiano per velarli del tutto”.
Infine le sculture realizzate in cartoncino e i disegni su carta, in cui ampi sono i riferimenti alla storia e alla mitologia e dove avviene una trasfigurazione dei ritratti e delle forme. Come scrive Tuppini quando parla ad esempio della scultura “Lo scontro” che rappresenta la battaglia di S.Giorgio e il Drago-, “se nella scultura possiamo ancora immaginare l’attrito del mostro sui corpi e un urlo strozzato,il materiale in cui è fatto San Giorgio dove l’incontro fra il cavaliere, il cavallo e il drago è un incastro di pieghe bianche, proliferante e virtualmente infinito, nel quale lo spirito della battaglia ha lasciato il posto al piacere lento della combinazione.”
Neven Zoricic nasce nel 1960 a Knin in Croazia. Nel 1986 si laurea in architettura all’Universita di Zagabria. Nel 1989 si trasferisce in Italia, a Milano, dove si iscrive all’Accademia di Brera che frequenta per due anni e contemporaneamente inizia la collaborazione con lo studio di Architetto Gino Pollini, uno dei capostipiti del razionalismo italiano. Per i successivi 5 anni fa parte dell’equipe del trasgressivo architetto e designer Ettore Sottsass. Nel frattempo arricchisce le sue esperienze collaborando con altri autori come Gae Aulenti, senza tralasciare la sua crescita personale come artista: nel 2007 ad esempio realizza uno dei suoi più ambiziosi progetti in cui riunisce architettura, design e pittura, la cappella “Greco de Vecchi” a Bellagio. Dal 2010 ha diverse esperienze di insegnamento, tra cui quella nella Scuola D’Arte del Castello Sforzesco.
Dal 1992 colleziona una serie di mostre personali a Milano, Bellagio, Solaro e Civenna; tra le collettive si segnala nel 2016 la partecipazione alla mostra nella galleria “Jankossen” di New York. Attualmente vive a Garbagnate Milanese.
APERTURA:
DAL MARTEDI’ AL SABATO 10-13 e 14-19
DOMENICA E LUNEDI’ CHIUSO
Il sabato, per visitare la mostra, è obbligatoria la prenotazione entro 24 ore prima a [email protected] o allo 02878781
Si informano i visitatori che l’accesso allo spazio è subordinato alle misure anti-covid attualmente vigenti per musei, gallerie e spazi espositivi.