Dal 9 al 31 ottobre 2014, il Museo Fondazione Luciana Matalon ospita la mostra Istanti di un’estasi impalpabile, di Vittorio Angini, a cura di Giovanni Faccenda.
Nelle opere di Angini si manifesta l’essenza di un approccio visivo al paesaggio circostante squisitamente emozionale, con suggestive interpretazioni riconducibili al cubismo, denso però di sollecitazioni luministiche e sentimentali.
Il curatore Giovanni Faccenda esprime l’emozione che suscitano i quadri di Angini: “Senti allora l’aria fermarsi attonita in certi vicoli, mentre indovini fragranze di gelso e di lavanda, di mirto e pino silvestre, che ti riempiono le narici […] tacciono segreti smarrimenti e storie, sincere, che vorremmo ascoltare quando il giorno, stanco, si abbandona al crepuscolo.” Angini dipinge anche notturni intriganti. Ogni singolo scorcio conserva un sostrato immaginifico vivo e ardente: nelle sue opere il pittore mescola colori e meraviglia, prospettive architettoniche e stati d’animo, il senso ultimo della bellezza e valori, oggi più che mai, da non scordare.
Vittorio Angini vive e lavora ad Arezzo nell’ex Ospizio Francescano di Bagnaia. Ha frequentato la Scuola di Oreficeria e Gioielleria di Unoaerre, sviluppando capacità artistiche tanto raffinate da essere richiesto dalle più importanti aziende orafe aretine e collaborare con la Zecca Privata di Roma. Attivo nelle attività artistiche di molti gruppi culturali, nel 2007 è stato invitato da Josè Van Roy Dalì, figlio d’arte del famoso pittore catalano, a partecipare alla “Quadriennale d’Arte Contemporanea Leonardo da Vinci” tenutasi presso il Vittoriano a Roma. Dal 2009 le sue opere fanno parte del progetto artistico “In Mostra con Dalì”; nel 2012 ha partecipato alla “Affordable Art Fair” a Londra e nel 2013 alla “Tuscan Art in Tour” a Chicago e Menasha (USA). Opere di Angini sono in mostra permanente presso la galleria Borley Twist a Chicago e Hinsdale (USA).